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:: Le origini del Karate
La disciplina del Karate, così come viene praticata oggi, va ricondotta direttamente all'Okinawa-te, forma di difesa personale sviluppatasi nell'isola di Okinawa.
Per comprendere a pieno quest'arte è bene cercare di scoprire come si è sviluppata e quali sono stati gli elementi promotori di tale processo.
Dobbiamo partire dalla cultura cinese che ha influenzato gran parte delle zone limitrofe.
Secondo i cinesi ogni cosa animata possiede un'energia interiore, che si può alimentare o soffocare. I primi passi della nostra Arte non avevano nulla a che fare con la marzialità infatti erano finalizzati alla ginnastica terapeutica. Alla base di questi esercizi c'era la respirazione accompagnata da movimenti fisici finalizzati a stimolare i punti vitali che trovano nelle articolazioni una barriera nello scorrere dell'energia.
Furono analizzate le strutture energetiche degli animali e in seguito il loro modo di combattere e si trascrissero le abitudini in schemi tecnici e tattici dai quali verranno poi estrapolati i kata.
Più tardi i monaci buddisti dello Shaolin modificarono secondo i loro principi le forme al fine di rafforzare il fisico. Quindi da una forma terapeutica si è passati ad un'Arte Marziale.
Diciamo che coloro che praticavano questo tipo di ginnastica salutare si ritrovarono ad avere la gestione di un'energia che poteva essere convogliata nel combattimento dato che gli stessi punti, prima stimolati per il proprio sistema vitale, potevano essere toccati per interrompere il sistema dell'avversario.
Comunque in quel periodo la vita non era facile e difendersi era il pane quotidiano.
Quindi gli esercizi mutarono con l'inserimento di tecniche di difesa e attacco.
Gli esercizi diventavano sempre più precisi e articolati fino a divenire dei kata.
Nell'isola di Okinawa, si svilupparono diverse scuole poi ridotte a due principali: la scuola Shorin più sviluppata nella città di Shuri e la scuola Shorei con sede a Naha.
Nel 1916 Gichin Funakoshi, un maestro okinawense, viene invitato in Giappone a partecipare ad una dimostrazione pubblica della sua Arte, quella che doveva essere una breve trasferta si trasforma in un lungo esilio volontario ottiene l'incarico di Maestro presso alcune università giapponesi; in Giappone il karate subisce molto presto notevoli cambiamenti e a partir dalla metà del 1900 subisce una vera e propria ibridazione sportiva, che permetterà a questa disciplina di essere esportata in tutto il mondo.
Il karate tradizionale (e qui tradizionale significa: tecnica tramandata e non modificata per almeno 200 anni con albero genealogico documentabile) è sopravissuto nelle scuole di Okinawa; trovo sia affascinante praticare il karate giapponese così come è stato codificato, ma trovo indispensabile ripercorrere il cammino a ritroso, e studiare versioni più antiche dove sono presenti tecniche che in quella moderna sono state del tutto cancellate per motivi di semplificazione.
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